Detrazione ristrutturazioni al 50% anche nel 2026: cosa dice la legge.
- CVM - Impianti Servizi Costruzioni
- 1 giorno fa
- Tempo di lettura: 2 min
Negli ultimi mesi si è parlato molto del futuro delle detrazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie, e in particolare della percentuale applicabile dal 2026. Facciamo chiarezza, distinguendo tra norma “strutturale” e proroghe previste dalla Legge di Bilancio.
La base normativa: l’articolo 16-bis del TUIR
La detrazione per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio è disciplinata dall’articolo 16-bis del DPR 917/1986 (TUIR). Questa norma prevede, in via ordinaria:
• una detrazione IRPEF del 36%
• su un limite massimo di spesa pari a 48.000 euro per unità immobiliare
Si tratta della disciplina “a regime”, valida in assenza di proroghe o potenziamenti temporanei.

Il potenziamento al 50% e le proroghe negli anni, il legislatore ha più volte potenziato l’agevolazione, innalzando: • l’aliquota dal 36% al 50% • il limite di spesa da 48.000 a 96.000 euro. Questo potenziamento è stato confermato di anno in anno tramite le Leggi di Bilancio.
Secondo le disposizioni vigenti per le abitazioni principali, la detrazione del 50% è confermata anche per le spese sostenute nel 2026 per gli altri immobili, l’aliquota resta più bassa (36%) La proroga mantiene quindi in vita, anche per il 2026, il regime “rafforzato” per la prima casa.
Cosa succederà dopo il 2026? Salvo ulteriori interventi normativi: • dal 2027 la detrazione dovrebbe tornare al 36% • con limite di spesa pari a 48.000 euro Tuttavia, come già accaduto in passato, eventuali nuove proroghe o modifiche potranno essere introdotte con le prossime Leggi di Bilancio.
Conclusioni In sintesi:
• la detrazione ristrutturazioni al 50% è valida anche nel 2026 per l’abitazione principale
• il riferimento normativo resta l’art. 16-bis del TUIR
• la percentuale maggiorata deriva dalle proroghe della Legge di Bilancio Per chi sta programmando lavori di ristrutturazione, il 2026 rappresenta quindi un’ulteriore finestra utile per beneficiare dell’aliquota più favorevole.